Autori: Amir
(soggetto), Khalil (disegni)
Casa Editrice:
Rizzoli/Lizard
Formato: Brossurato, 17 x 24cm, 176 pagine b/n
Prezzo: € 17,50
Il fumetto, può essere usato per rappresentare la realtà quanto
o più di un articolo giornalistico o di un documentario. Nell'anno 2013 dovrebbe essere un concetto già assodato.
Zahra’s
Paradise, nel giro di poco tempo, è divenuto un caso editoriale: pubblicato
a cadenza bisettimanale sul sito plurilingue Zahra's Paradise, questo fumetto
è la dimostrazione dell’importanza che Internet ormai ha nella società
contemporanea. Grazie al web, infatti, si possono diffondere facilmente
informazioni, soprattutto quelle scomode ai regimi governativi, le quali sono capaci di scuotere
le coscienze degli utenti e di dissipare dubbi su quella che è una dolorosa ed esasperante
dittatura.
Italiani, immaginate anche solo per 176 pagine di fumetto di vivere in una realtà dove la censura è 5 volte più esplicita di quella italiana e riflettete su quanto avete letto.
Italiani, immaginate anche solo per 176 pagine di fumetto di vivere in una realtà dove la censura è 5 volte più esplicita di quella italiana e riflettete su quanto avete letto.
In Iran i diritti dei cittadini vengono calpestati, i cittadini sono oppressi dalla tirannia e vivono nella
paura. La corruzione dilaga tra le autorità islamiche, le quali usano
un’interpretazione meschina della religione al fine di esercitare potere sul popolo e di controllare pensieri e coscienze
dei fedeli. Chi si oppone al regime viene molestato, torturato, stuprato,trucidato. E non mi riferisco solo agli attivisti
politici, perché a questo mondo non viene risparmiato nessuno da umiliazioni e
intimidazioni.
N.B. lo stile elegante e pulito
Si potrebbe sintetizzare questo tributo alla ricerca della verità come una denuncia:
- alla durezza del regime di Ahmadinejad;
- alle elezioni truffa che lo hanno portato al potere;
- alla ferocia di un regime politico e religioso fondato sulla repressione e sulla paura.
Nel 2009 mi trovavo a Ginevra. Ahmadinejad sarebbe stato eletto solo due mesi dopo in Iran. La gente lì era al corrente di questa incombente minaccia,soprattutto i giovani. All'ONU c'era fermento. Davanti la sede la comunità musulmana protestava. In Italia invece le cose stavano ben diversamente, non ci fu una simile presa di coscienza. Del resto, il Bel Paese non si cura dei propri politici,preferisce sedare la mente con le riviste di gossip,quindi figuriamoci pensare a faccende estere. Non c'è testa,qua in Italia.
Il Paradiso di Zahra esiste veramente: si tratta di un
cimitero alla periferia di Teheran. Prende il nome dalla figlia del profeta
Maometto, Fatima Zahra appunto. Il suo nome indica la purezza e si dice che le
anime dei morti seppelliti in un terreno a lei consacrato vadano in paradiso. Le citazioni all’interno di questo fumetto si
sprecano, sarebbe delirante esporle tutte quante,infatti non riuscireste a sopportare
tutte quante le informazioni qui sul mio blog. Comprate il cartaceo e datevi il tempo di
leggere tutto, poichè esso è stato saggiamente costellato di spiegazioni e indicazioni
esaurienti.
E’ dilaniante quanto l’uomo possa nuocere al prossimo ma è
altrettanto impressionante quanto, nonostante tutte le avversità, nonostante la
tirannia e il dolore della perdita, la voglia di vivere dell’essere umano
persista.
12 commenti:
L'ho letto e devo dire che mette i brividi in certe parti. Un quadro davvero inquietante..
Non lo conoscevo, ma mi sa tanto che dovrò recuperarlo.
L'ho comprato sulla scia di Persepolis e ho trovato una storia più agghiacciante. Più agghiacciante perchè è molto più vicina a noi rispetto a Persepolis, perchè Zahra's Paradise è più crudo e perchè almeno Persepolis cerca di far capire all'Occidente che in Iran non sono tutti fanatici, in Zahra's Paradise non si regge!! o-o
Te lo consiglio. Solo solo per gli approfondimenti :/
Molto interessante!E anche lo stile non è affatto male! Mi hai incuriosita NUOVAMENTE c:
Non è facile da leggere però te lo presto volentieri. Chiedi e ti sarà dato ;)
Bellissimo fumetto e blog davvero MOLTO interessante!
Complimenti Robbin, continuero' sicuramente a seguirti.
(Grazie anche per la visita sul mio blog;)
Ciao!
Anche questo fumetto non lo conoscevo proprio. Sei riuscita ad incuriosirmi, ancora una volta. Io sull'Iran avevo letto Leggere Lolita a Teheran (lettura che consiglio, peraltro, sebbene non si tratti di un fumetto) e, nonostante tempi e modalità differenti, sconcerta constatare che certe problematiche sembrano ben lontane dall'essere risolte.
Ciao
Grazie,è una cosa che mi fa veramente piacere! Ciao! :)
Purtroppo noto certe somiglianze preoccupanti tra le culture.
Lolita a Teheran è uno dei libri che leggerò quest'estate ;)
Il traduttore dall'inglese, non accreditato, è Marco Bertoli.
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