venerdì 31 marzo 2017

"My mad fat diary"

Rachel Earl é l’autrice dei libri, o meglio diari, sui quali si basa la serie tv “My mad fat diary”. 
I libri scritti da Rachel Earl sono: “My Fat Mad Teenage Diary” e “My Madder Fatter Diary”. Di questa serie tv sono state prodotte tre stagioni televisive, frutto di una collaborazione tra Rachel Earl e Tom Bidwell Un elemento chiave di questa serie tv è la presenza di un diario, in cui la nostra protagonista appunta i suoi pensieri. Qui le pagine di carta si animano, le scritte e i disegni al suo interno diventano parte integrante di ogni puntata. Cosa che ovviamente adoro!

“My mad fat diary” affronta senza filtri temi quali l’obesità, la bulimia, gli attacchi di panico, l'emarginazione, l’autolesionismo e il sesso. “My mad fat diary” può sembrare stupidotto, troppo sboccato ma sa essere davvero esilarante, intenso e profondo! I dialoghi e le reazioni umane invitano lo spettatore a riflettere, sono ben costruiti a mio dire. Ti affezioni ai personaggi, provi apprensione per loro, arrivi a considerarli amici tuoi, a desiderare il meglio per loro.  
Rachel “Rae” Earl vive in Inghilterra, ha 16 anni, pesa più di cento chili ed è uscita da poco da un ospedale psichiatrico, dove è stata ricoverata dopo aver tentato di togliersi la vita. Per evitare Rae rimetta in atto propositi suicidi, la nostra protagonista deve continuare a seguire le sedute con uno psicologo della clinica, Kester Gill, che cercherà in tutti i modi di farle vedere le cose da un altra prospettiva e di farla stare meglio. Durante il suo periodo in ospedale, Rae ha trovato una vera amica: Tix, sulla quale Rae può sempre contare. Ma una volta uscita dall'ospedale, Rae ritrova la sua amica d'infanzia, Chloe. Chloe non sa che Rae ha tentato il suicidio e tanto meno è a conoscenza del suo ricovero nella clinica psichiatrica. Rae non ha nessuna voglia di parlarne e cerca di mantenere un profilo basso, comportarsi nel modo più normale possibile. Chloe è diventata popolare e la invita ad uscire con la sua nuova compagnia, composta da Chop, Archie, Finn e Izzy 
Rae ha un rapporto burrascoso con la alquanto eccentrica madre, Linda, la quale è perennemente in dieta e spesso non comprende i problemi di Rae legati al suo aspetto fisico, o più in generale alla sua età. La madre di Rae ospita in casa un uomo tunisino del quale è innamorata, Karim, al quale manca il permesso di soggiorno. Invece il padre di Rae ha abbandonato Linda e Rae quando quest'ultima era molto piccola e da allora non si è mai curato della figlia. E' comprensibile sia dura per Rae gestire  i problemi della sua nuova vita senza ricadere nel vortice dell'autolesionismo.  


Rae non si piace e da per scontato che nessuno la possa amare.

Fà strano vedere una ragazza sciatta e obesa interagire con ragazzi più attraenti di lei. A meno che tu non sia una persona superficiale, realizzi abbastanza presto quanto siamo stati manipolati dai canoni estetici che ci ha imposto la società delle apparenze. Rae non è granchè carina ma ha una spiccata personalità, è adorabile ed è questo che più conta di una persona. Inoltre lei sta cercando di costruirsi una nuova vita tra scuola, amicizie e ragazzi... Rae impara che tutti nascondono dei segreti e che tutti hanno delle debolezze, persino chi sembra condurre una vita perfetta come l'amica Chloe.

Adoro il sarcasmo e il senso dello humor di Rae. Rae ha una spiccata personalità e riesce a stringere amicizia, piano piano riesce a confidarsi con chi la circonda, si innamora... “My mad fat diary” si svolge tra il 1996 e il 1998 e ha una splendida colonna sonora, un vero tributo alla musica del periodo. Che nostalgia mi è venuta ripensando agli Oasis, ai Radiohead e ai Placebo. Tutto di questa sere tv trasuda anni '90 ed è un bel tuffo nel passato, oltre che un' interessante riscoperta di elementi che avevamo sottovalutato all'epoca o dimenticato al giorno d'oggi. 
Questa serie tv è uscita nel 2013 ma mi sarebbe tanto piaciuto averla vista quando anche io ero un'adolescente impaurita ed insicura come Rae. Non sono mai stata obesa come Rae ma ognuno conosce la propria storia e di conseguenza il proprio dolore. Quando scopro tardivamente una storia che mi piace tanto, provo una sorta di amarezza perchè sento sarebbe potuto essere tutto diverso: il mio sviluppo, intendo. In questo caso,avrei potuto crescere con meno affanno, avrei imparato a nutrire stima di me stessa quando sono stata più fragile, avrei saputo comunicare meglio agli altri quanto sinceramente valgo come persona.
Mi rivolgo soprattutto alle ragazze, date una chance a “My mad fat diary” : non é mai troppo tardi per godere di un po' di quella sana comprensione che meritiamo tutti quanti... Tutti possiamo vivere delle brutte esperienze, ma anche quando tutto ci sembra nero, possiamo trovare un modo per far funzionare le cose. Tutti siamo stati adolescenti, anche se molti di noi vorremmo dimenticare quel periodo della nostra vita.
 
 
Allego anche un video di ShantiLives, youtuber che adoro.

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