Le parole possono uccidere la parte più fragile di una persona e non tutti abbiamo i giusti strumenti per difenderla. Siamo esseri vulnerabili e anche se le parole non arrivano subito alla parte più fragile di una persona, loro restano in agguato nel buio finchè...
“Non ti impegni abbastanza!”
“Staresti meglio se solo ti sforzassi un po' di più!”
“Tutti hanno dei problemi...”
“C’è gente che sta peggio di te!”
“Dovresti reagire come ho fatto io quella volta…”
“Sono stato depresso anch’io, che credi!”
“Non ti vergogni a stare tutto il giorno a casa mentre gli altri lavorano?”
“E' tutto nella tua testa... Pensa positivo!”
“Non posso vederti così giù!”
“Perché ti preoccupi tanto?”
“Non vuoi sentirti meglio?”
“Staresti meglio se solo ti sforzassi un po' di più!”
“Tutti hanno dei problemi...”
“C’è gente che sta peggio di te!”
“Dovresti reagire come ho fatto io quella volta…”
“Sono stato depresso anch’io, che credi!”
“Non ti vergogni a stare tutto il giorno a casa mentre gli altri lavorano?”
“E' tutto nella tua testa... Pensa positivo!”
“Non posso vederti così giù!”
“Perché ti preoccupi tanto?”
“Non vuoi sentirti meglio?”
Anche se dette a fin di bene, queste sono cose da non dire a una persona che soffre di depressione perchè non fanno che aggravare la situazione; in qualche modo la fanno sentire ancora più responsabile e colpevole della sua malattia.
A tutti piace parlare di se stessi, raccontare come sono stati bravi a superare i momenti tristi della vita, mostrare empatia con chi dice di stare male ma in realtà la maggior parte delle persone non ha idea di ciò che si prova a essere depressi.
Dire cose come
“Quando hai bisogno, io ci sono.”
non basta. Quando ci mostriamo disponibili, dobbiamo passare ai
fatti e aiutare chi amiamo nel concreto. Sapere che qualcuno è lì per te
è molto importante ma di parole false una persona depressa non sa che farsene, se non usarle contro se stessa. E' infatti tipico di una persona depressa rimuginare: ripensare continuamente a eventi spiacevoli, tormentarsi ricordando di come particolari episodi avrebbero potuto svolgersi in modo diverso. Si resta schiavi di un passato che non si riesce a superare, ci si fissa su qualcosa che fu, su ciò che qualcuno ha detto e su cosa possa significare.
Per una persona estranea al problema è difficile comprendere l'entità della malattia; una persona che non ha mai sofferto di depressione fà sinceramente fatica a considerare la depressione come qualcosa che non dipende dalla volontà.
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